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Vallisassoli,33/33/33 2020Bottiglia 750 ml
Caratteristiche
Vitigno
Fiano, Greco, Coda di Volpe
Anno
2020
Temperatura di servizio
10-12°C
Denominazione
Campania IGT
Abbinamenti
Piatti con salse delicate, carne bianca in umido, crostacei, formaggi di media stagionatura, risotti alle erbe aromatiche
Alcool
12%
Corpo
Medio
Dolcezza
Secco
Intensità aromatica
Media
Sentori
Descrizione vino
Vallisassoli 33/33/33 2020 è un vino bianco intenso e identitario, frutto dell’unione equilibrata di Fiano, Greco e Coda di Volpe in parti uguali. Proveniente dalle colline dell’Irpinia e vinificato secondo un approccio artigianale e rispettoso della natura, fermenta spontaneamente con lieviti indigeni e affina in acciaio e legno usato, per esprimere al meglio il carattere dei vitigni e del terroir vulcanico. Nel calice si presenta di un giallo dorato brillante, con un naso ricco e profondo che intreccia note di frutta gialla matura, agrumi canditi, erbe mediterranee e una sottile impronta minerale. Al palato è pieno e vibrante, con una struttura salina e una freschezza incisiva che ne sostengono la lunghezza e la finezza gustativa. L’annata 2020 regala equilibrio e tensione, per un bianco campano di grande eleganza e complessità, capace di evolvere con grazia nel tempo.
Produttore
Vallisassoli
Fondato nelle colline del Chianti Classico, realtà nata nel 1999 dalla passione per un terroir ricco di storia. La filosofia unisce tradizione toscana e innovazione, con focus su Sangiovese e Cabernet Sauvignon, coltivati in armonia con ecosistemi preservati. I vigneti, immersi in suoli argilloso-calcarei e pietrosi, beneficiano di un microclima continentale: estati calde mitigate da brezze notturne, fondamentali per l’equilibrio tra potenza ed eleganza. L’impegno verso la sostenibilità si traduce in agricoltura integrata, riduzione di input chimici e progetti di riforestazione. Collaborazioni con artisti locali per etichette limited edition e eventi nel borgo storico esaltano il legame tra vino, cultura e territorio. Ogni bottiglia riflette una viticoltura rispettosa, un’eredità familiare e la volontà di esprimere l’autenticità di un cru plasmato da secoli di storia enologica toscana.
