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Castello Romitorio,Brunello di Montalcino Filo di Seta 2013Bottiglia 750 ml

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Caratteristiche
Vitigno
Sangiovese
Anno
2013
Temperatura di servizio
16-18°C
Denominazione
Brunello di Montalcino DOCG
Abbinamenti
Primi piatti con sughi di carne, arrosti di carne rossa, selvaggina leggera, formaggi stagionati ed erborinati, tartufo
Alcool
14%
Corpo
Strutturato
Dolcezza
Secco
Intensità aromatica
Media
Sentori
Descrizione vino
Il Brunello di Montalcino Filo di Seta 2013 di Castello Romitorio è un vino rosso toscano caratterizzato da un colore rubino intenso. Al naso si apre con profumi di ciliegia e frutti di bosco freschi, accompagnati da note floreali delicate e leggere sfumature speziate. Al palato si presenta strutturato e corposo, con tannini vellutati e ben integrati che conferiscono equilibrio e persistenza. L'annata 2013, leggermente più fresca, dona al vino una freschezza e un'eleganza particolari, con un finale armonico che esalta la purezza del Sangiovese. Castello Romitorio esprime in questo cru la tradizione del territorio di Montalcino con attenzione alla qualità e all'armonia organolettica.
Produttore
Castello Romitorio
Avvolto dai silenzi ancestrali delle colline di Montalcino, Castello Romitorio è molto più di una cantina: è un luogo mistico dove arte, vino e paesaggio si fondono in una sinfonia visiva e sensoriale. Fondato nel 1984 dall’artista Sandro Chia, tra i principali esponenti della Transavanguardia italiana, il Castello – un’antica fortezza con origini che risalgono al XIII secolo – è stato restaurato con amore e visione, trasformandosi in un faro di eccellenza per il Brunello di Montalcino. Circondati da boschi secolari e vigneti coltivati tra i 250 e i 500 metri di altitudine, i terreni del Romitorio presentano una straordinaria complessità geologica, con suoli ricchi di argille, galestro e rocce calcaree. Il microclima è unico: le brezze che scendono dal Monte Amiata mitigano le estati calde e permettono una maturazione lenta e bilanciata delle uve, donando ai vini un’impronta profonda e verticale. La filosofia produttiva riflette la sensibilità artistica del fondatore: il lavoro nei vigneti è meticoloso, ispirato alla sostenibilità e all’armonia con la natura. Le fermentazioni avvengono con lieviti indigeni, e i lunghi affinamenti in legni nobili esaltano l’identità autentica di ogni annata. La cura quasi pittorica nella selezione e nell’assemblaggio è guidata oggi da Filippo Chia, che ha raccolto il testimone del padre con uno sguardo contemporaneo e internazionale.