Cantina Elena Walch: vini alpini contemporanei

Architettura che diventa vino
Architetto di formazione, Elena Walch entra in una delle famiglie storiche del vino altoatesino e, dagli anni ’80, imprime alla cantina una svolta fatta di precisione, sostenibilità e identità territoriale. Oggi il timone è condiviso con le figlie Julia e Karoline, quinta generazione, che portano avanti una linea chiara: qualità senza compromessi, altitudini più elevate, tempi di maturazione più lunghi e un’estetica del vino sobria ma luminosa. È il racconto di un’azienda familiare che ha contribuito alla “quality revolution” dell’Alto Adige, restando fedele alle origini ma con sguardo internazionale.

Castel Ringberg e Kastelaz: due cru sul lago
Il cuore stilistico della cantina pulsa in due vigne simbolo affacciate sul lago di Caldaro: Castel Ringberg (20 ettari, il più grande vigneto unitario dell’Alto Adige) e Kastelaz, ripida collina esposta a sud sopra Termeno. Quote tra 330 e 400 m s.l.m., brezze pomeridiane dell’Ora e notti fresche scolpiscono vini dai profili tesi, nitidi, minerali; i suoli complessi aggiungono profondità e verticalità. Queste zone sono da oltre un secolo nel patrimonio Walch e rappresentano la culla di molte etichette pluripremiate.
In cantina: gravità, misura, sostenibilità
La filosofia è cristallina: “il vino nasce in vigna” e in cantina si accompagna con tatto. Selezioni rigorose, fermentazione in cantina di ultima generazione e lavorazioni per gravità per preservare integrità e finezza; affinamenti calibrati tra acciaio, grandi botti e barrique a seconda del vitigno e della parcella. L’impegno ambientale è stratificato e certificato: nel 2024 l’azienda ottiene la VIVA – Sostenibilità nella vitivinicoltura italiana, a conferma di un percorso iniziato oltre quindici anni fa per la riduzione dell’impronta di CO₂, con attenzione alla biodiversità e una gestione responsabile delle risorse.

Dal lago alla montagna: cinque sorsi per capire Elena Walch
Comincia dalla collina che profuma di rose e spezie: Gewürztraminer Vigna Kastelaz 2022 è il biglietto da visita più eloquente. Il naso è cesellato, la bocca piena ma scattante, la chiusura sapida.
Scendi verso il lago e cambia registro con il Sauvignon Vigna Castel Ringberg 2021: agrumi, erbe fini, una vena minerale che corre lungo tutto il sorso. È l’anima alpina-mediterranea di Caldaro, precisa e vibrante.
A questo punto, alza l’asticella con Beyond the Clouds 2020: un bianco iconico, ampio ma teso, che unisce volume e freschezza con rara naturalezza.
Quando arriva il momento dei rossi, il Lagrein Riserva Vigna Castel Ringberg 2020 entra in scena con frutto scuro, spezia sottile e tannino perfettamente rifinito.
Chiudi leggero grazie al Rosé 20/26 2021: piccoli frutti rossi, scorrevolezza cristallina, finale salino. È la pausa più fresca di un percorso che, in cinque fermate, mette a fuoco l’equilibrio tra precisione tecnica e sensualità alpina tipico di Elena Walch.
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