Vino e risotto: 5 abbinamenti da provare

25.09.2025
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Un buon risotto chiede misura: cremosità all’onda, sapori nitidi e un calice capace di accompagnare senza coprire. In questa guida trovi cinque abbinamenti vino e risotto, con stili coerenti e bottiglie affidabili, più temperature e dritti pratici per servire al meglio. Dalla milanese al tartufo, ti portiamo dall’idea al primo assaggio, senza inciampi.

Un buon risotto non perdona: equilibrio, cremosità (all’onda!), materia prima al centro. Il vino deve assecondare ritmo e consistenza, senza coprire. Qui trovi 5 accoppiate Vino & Risotto pensate per appassionati, con stili coerenti, bottiglie pregiate e consigli di servizio per andare sul sicuro fin dal primo assaggio del primo piatto.


L’abbinamento vino e risotto parte dagli elementi chiave del piatto: brodo, tostatura del riso, mantecatura. Un vino ben scelto accompagna l’onda senza coprire la dolcezza del chicco né le note del condimento. Per questo, gli stili consigliati qui sotto puntano su freschezza, precisione aromatica e tessitura fine. L’idea è semplice: ogni cucchiaio deve invitare al sorso successivo.


1) Risotto alla milanese con Franciacorta Satèn

Il risotto allo zafferano con il midollo chiede bollicina cremosa, secca, fine. Il Franciacorta Satèn (solo uve bianche, pressione più bassa) offre mousse setosa e acidità precisa che pulisce burro e parmigiano senza graffiare. Prova un Franciacorta Satèn: finezza di frutto bianco, cenni di pasticceria, grande bevibilità. La temperatura ideale di servizio del vino è 6–8 °C, con un calice tipo flûte ampio o tulipano.


Se vuoi un’alternativa con un vino fermo, prova il Soave Classico vulcanico: agrume, mandorla e linea salina che snelliscono la mantecatura senza perdere eleganza.


2) Risotto ai funghi porcini con Pinot Nero dell’Alto Adige

Il porcino è bosco e umami: serve un vino rosso leggero, nitido, dal tannino fine. Un Pinot Nero altoatesino porta frutto croccante, spezia sottile e tannini quanto basta per accompagnare la masticazione senza coprire i profumi del fungo.


Se preferisci restare sul bianco, un Chardonnay di montagna in acciaio (mela, fiori bianchi, gesso) valorizza l’umami del porcino senza appesantire. Evita tannini marcati e riduzioni troppo spinte in padella: allungano l’amaro e spengono il naso del vino.


3) Risotto ai frutti di mare con Vermentino

Il mare pretende succosità, sale e agrumi. Un Vermentino moderno profuma di erbe di macchia mediterranea, fiori e agrumi, con finale sapido: perfetto con cozze, vongole e gamberi. Scegli opzioni toscane e liguri per uno stile fresco e lineare (Santa Cristina, La Spinetta, Rocca di Montemassi).


In alternativa, Soave Classico (Garganega) da suoli vulcanici: agrumi, fiori bianchi e una scia minerale che rifinisce vongole e crostacei. Se il risotto prevede agrumi o zest finali, valuta anche una bollicina Brut Nature per un’ulteriore pulizia del palato.


4) Risotto alla zucca con Gewürztraminer

La zucca porta dolcezza naturale e cremosità: abbina un vino bianco aromatico ma secco, capace di abbracciare il lato dolce senza sembrare dolciastro. Il Gewürztraminer altoatesino (petalo di rosa, spezie dolci, frutta gialla) è l’abbinamento “comfort” che non stanca se resta ben teso. Scopri le interpretazioni pulite e moderne come quelle di Messnerhof, Elena Walch, Cantina di Terlano.


Se aggiungi gli amaretti, alza di mezzo grado la temperatura di servizio e dosa il sale: il vino resta secco ma abbraccia la dolcezza della zucca senza diventare stucchevole.


5) Risotto al tartufo con Nebbiolo Langhe o Chardonnay di montagna

Il tartufo è profumo e profondità: cerca vini di grande definizione aromatica.


  • Se ami i rossi: un Nebbiolo Langhe fine e floreale accompagna l'untuosità del risotto e amplifica la complessità del tartufo senza prevaricare. Scegli nomi classici e affidabili come G.D. Vajra o Broccardo.
  • In bianco: uno Chardonnay dell'Alto Adige in versione elegante (acciaio o legno misurato) dona volume e pulizia, con agrumi, mela e un filo di vaniglia che si sposano bene al burro e al Parmigiano. In questo caso, scegli Cantina di Terlano ed Elena Walch.

Consigli rapidi per non sbagliare

  • Temperatura: bianchi/aromatici 8–10 °C; bollicine 6–8 °C; rossi leggeri 14–16 °C. Un grado in più o in meno cambia l’equilibrio con la mantecatura.
  • Intensità vs intensità: più il risotto è cremoso o profumato (zafferano, tartufo), più serve acidità fine e precisione aromatica nel vino.
  • Burro & Parmigiano: ricordati che aggiungono dolcezza e grassezza: acidità e bollicina sono alleate.
  • Sale & mare: con i frutti di mare non abbinare mai il formaggio; lascia parlare la sapidità del brodo e del vino.