Un Vino, Tre Anime: Grand Vin, Les Forts e Pauillac

21.05.2025
Info articolo
Nel mondo dei grandi vini, Château Latour rappresenta la quintessenza dell'eccellenza bordeolese. La cantina rivela la complessità del suo terroir con una straordinaria trilogia: il Grand Vin, il Les Forts de Latour e il Pauillac. Tre interpretazioni diverse dello stesso leggendario territorio.

Nel panorama vinicolo mondiale, pochi nomi evocano immediatamente un senso di storia, tradizione e ineguagliabile eccellenza come Château Latour. Situato nel cuore di Pauillac, nella regione di Bordeaux, in Francia, questo Premier Grand Cru Classé non rappresenta semplicemente un'etichetta prestigiosa, ma incarna l'espressione quintessenziale di un terroir unico che si manifesta attraverso tre distinte interpretazioni: il maestoso Grand Vin, l'elegante Les Forts de Latour e il più accessibile Pauillac.


Queste tre anime di Château Latour non sono semplicemente una gerarchia qualitativa, ma rappresentano tre differenti espressioni dello stesso DNA, tre finestre su un territorio leggendario, tre capitoli di una storia enologica che si tramanda dal XIV secolo.


Dalle Origini Medievali all'Eccellenza Contemporanea

La storia di Château Latour inizia nel XIV secolo, quando la torre che ne ispira il nome fu costruita come postazione difensiva durante la Guerra dei Cent'anni. Il destino viticolo della proprietà si consolida nel 1670, quando la famiglia de Ségur acquisisce queste terre, riconoscendone l'eccezionale potenziale enologico.


Nel 1855, quando Napoleone III richiese la classificazione dei vini francesi di Bordeaux per l'Esposizione Universale di Parigi, Château Latour fu immediatamente riconosciuto tra i quattro Premier Grand Cru Classé, un'élite di eccellenza che mantiene ancora oggi.


È con l'arrivo della famiglia Pearson nel 1963 e successivamente del gruppo Artemis di François Pinault nel 1993 che Château Latour ha intrapreso un percorso di innovazione che ha portato alla definizione più chiara delle tre anime del vino.


Nel 2012, Château Latour ha preso una decisione rivoluzionaria: uscire dal sistema en primeur per commercializzare i propri vini solo quando ritenuti pronti per essere bevuti. Una scelta controcorrente che sottolinea ancora una volta come questa tenuta definisca gli standard piuttosto che seguirli.


Il Terroir e la Vinificazione

L'essenza di Château Latour risiede nei suoi 78 ettari di vigneti, di cui 47 costituiscono il leggendario L'Enclos, il cuore pulsante della tenuta da cui nasce il Grand Vin. Situato su una leggera elevazione di ghiaia che digrada verso l'estuario della Gironda, questo terroir beneficia di un microclima unico, dove i vigneti sono protetti dagli estremi climatici grazie alla vicinanza all'acqua.


Il regno indiscusso è quello del Cabernet Sauvignon, che occupa circa il 76% della superficie vitata, seguito dal Merlot (22%) e piccole quantità di Cabernet Franc e Petit Verdot. Questa predominanza del Cabernet Sauvignon è la chiave della longevità leggendaria dei vini di Latour, capaci di evolvere positivamente per decenni.


Il processo che porta alla creazione delle tre anime di Château Latour inizia nei vigneti, con una gestione ultra-parcellare che permette di trattare ogni micro-terroir come un'entità a sé stante. La vendemmia, rigorosamente manuale, viene effettuata in più passaggi per garantire che ogni grappolo sia raccolto al momento ottimale di maturazione. I grappoli vengono selezionati due volte: prima in vigna e poi su un doppio tavolo di cernita in cantina, dove solo gli acini perfetti vengono ammessi alla vinificazione. Questa meticolosità quasi maniacale è uno dei segreti della consistenza qualitativa di Latour.


Dal 2014, Château Latour utilizza una cantina completamente rinnovata: la vinificazione avviene in tini di acciaio inox termoregolati di diverse dimensioni, che permettono di vinificare separatamente ogni parcella. Le fermentazioni sono condotte con lieviti indigeni, preservando così l'identità microbica del terroir.


Grand Vin: L'Apice dell'Espressione

Il Grand Vin di Château Latour rappresenta l'interpretazione più pura e intensa del terroir di L'Enclos. Prodotto esclusivamente dalle parcelle più antiche e meglio esposte di questo vigneto mitico, questo vino rosso incarna l'apoteosi del Cabernet Sauvignon di Pauillac.


Con una produzione di vino media di soli 18.000 all'anno, soggetta a significative variazioni in base all'andamento dell'annata, il Grand Vin rappresenta meno del 40% della produzione totale della tenuta. Questa drastica selezione garantisce che solo l'espressione più autentica e completa del terroir venga imbottigliata sotto questa etichetta.


Al calice, il Grand Vin si presenta con un colore rubino intenso, quasi opaco in gioventù, che evolve in sfumature granate con l'invecchiamento. Il bouquet è un caleidoscopio di frutti neri (ribes, cassis, mora), note terziarie di cedro, tabacco, cuoio e quella caratteristica mineralità che è la firma inconfondibile di Latour.


Al palato, si distingue per una struttura monumentale ma mai opprimente, con tannini finissimi e perfettamente integrati che sostengono un corpo ricco ma sempre equilibrato. Il finale rivela strati di complessità che si sviluppano nel bicchiere minuto dopo minuto.


Les Forts de Latour: L'Eleganza e Versatilità

Les Forts de Latour rappresenta una delle più raffinate interpretazioni del concetto di "secondo vino". Introdotto ufficialmente nel 1966, non è semplicemente ciò che "non è abbastanza buono" per il Grand Vin, ma un'espressione distinta e complementare del terroir di Latour.


Prodotto principalmente dalle viti più giovani di L'Enclos e da parcelle specifiche all'esterno di questo vigneto storico, Les Forts possiede un carattere proprio che lo distingue nettamente dal Grand Vin, pur mantenendo il DNA inconfondibile della tenuta. Con una percentuale leggermente maggiore di Merlot rispetto al Grand Vin, Les Forts si presenta con un profilo più accessibile in gioventù, pur mantenendo un eccellente potenziale d'invecchiamento.


Al calice offre un colore rubino intenso con sfumature porpora. Il naso rivela frutti rossi più freschi (lampone, ciliegia) accanto alle note di frutti neri, con un'elegante complessità che include sottili note di violetta, spezie e un tocco di grafite.


Al palato, la struttura è raffinata e setosa, con tannini più accessibili in giovane età ma ancora capaci di sostenere un invecchiamento significativo. Il finale, persistente e armonioso, rivela la stessa precisione del Grand Vin, sebbene con un'intensità più contenuta.


Pauillac: La Giovinezza Vibrante

Introdotto nel 1989, il Pauillac di Château Latour rappresenta la più recente aggiunta alla trinità di Latour. Prodotto principalmente da vigne giovani situate al di fuori dell'area di L'Enclos, questo vino esprime una versione più immediata e fruttata del terroir di Latour.


Lungi dall'essere un prodotto minore, il Pauillac beneficia delle stesse meticolose tecniche di viticoltura e vinificazione degli altri due vini, con un'attenzione maniacale ai dettagli che è il marchio di fabbrica della proprietà.


Con una percentuale ancora maggiore di Merlot (che può arrivare fino al 45% dell'assemblaggio), il Pauillac si presenta più rotondo e aperto già in gioventù. Il colore è un rubino brillante con riflessi violacei che evidenziano la sua giovinezza.


Al naso, offre un bouquet immediato e accattivante di frutti rossi freschi, con note di ciliegia e prugna in primo piano, accompagnate da sottili accenni di vaniglia e spezie dolci derivanti dall'affinamento in barrique.


Al palato, la struttura è elegante e bilanciata, con tannini già ben integrati che offrono una piacevole esperienza di degustazione anche a pochi anni dall'imbottigliamento. Il finale, di buona persistenza, rivela una complessità inaspettata per un "terzo vino".