
Jacques Selosse: l’innovazione nella tradizione dello champagne
Le origini: un destino segnato dall'allergia
Jacques Selosse è una delle maison di champagne più prestigiose e innovative della regione. La sua storia inizia negli anni quaranta, con un destino insolito: Jacques scoprì di essere allergico alla farina, rinunciando così al sogno di diventare fornaio. Dopo aver avviato una prima attività poco prima della Seconda Guerra Mondiale, fu costretto a chiudere e cercare nuove opportunità.
Dopo il conflitto, grazie a sua moglie Giselle, proveniente da una famiglia di braccianti della Maison Pommery, Jacques riuscì ad acquisire alcuni ettari di terreno venduti da vedove di guerra. Questo piccolo appezzamento segnò la nascita della Domaine Jacques Selosse nel 1947.
La rivoluzione di Anselme Selosse negli anni '80
La maison deve gran parte della sua identità ad Anselme Selosse, che negli anni '80 assunse il controllo dell'azienda di famiglia. La sua rivoluzione nella produzione di champagne è frutto di una formazione eclettica. Dopo alcune esperienze nel 1959, decise di approfondire le sue competenze in Borgogna, ispirandosi alle tradizioni vinicole del Mediterraneo, in particolare a quelle spagnole e ai vini liquorosi.
Cresciuto in una famiglia di viticoltori tradizionali, Anselme intraprese un viaggio di scoperta delle potenzialità del terroir e delle varietà d'uva, sfidando le tecniche consolidate. La sua visione innovativa elevò lo champagne a una vera forma d’arte, mettendo in discussione le convenzioni e introducendo un approccio audace alla viticoltura ed enologia.
La nascita di una leggenda: l’apertura della cantina
Nel 1974, Anselme Selosse aprì per la prima volta le porte della cantina, segnando l’inizio di una leggenda. La sua storia, senza dubbio, non sarebbe mai stata scritta se non fosse stato per l’allergia alla farina di suo padre Jacques, un dettaglio curioso che ha cambiato il destino della famiglia e dato vita a una delle maison di champagne più celebrate al mondo.

Un approccio innovativo
La filosofia di Jacques Selosse si basa su una profonda comprensione del terroir, sulla qualità delle uve e sull'importanza del processo di vinificazione. A differenza di molte altre maison, Selosse pone un forte accento sulla vinificazione parcellare, lavorando uve provenienti da specifiche parcelle per esaltare le caratteristiche uniche di ciascun vigneto. Anselme Selosse è noto per l’uso di pratiche biodinamiche e per la sua avversione all'uso di additivi chimici. Ha anche introdotto la fermentazione in botti di legno, una tecnica che conferisce ai suoi champagne una complessità e una profondità inusuali. La maison utilizza principalmente Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, ma il focus è particolarmente sul primo, che conferisce freschezza e finezza ai vini.

Territorio e vigne
Ruinart possiede circa 7 ettari di vigneti, situati nella storica Côte des Blancs, una zona celebre per il suo terroir calcareo e le sue uve di alta qualità. Anselme Selosse è un fervente sostenitore della viticoltura sostenibile e biodinamica, e ha implementato pratiche agricole che rispettano l'ecosistema e promuovono la biodiversità. Questo approccio non solo migliora la qualità delle uve, ma contribuisce anche alla salute del suolo e dell'ambiente circostante. L'attenzione di Selosse alla qualità è evidente nel processo di raccolta: tutte le uve vengono selezionate manualmente. Questo permette di garantire che solo le uve migliori vengano utilizzate per la produzione, preservando la freschezza e l'integrità del vino.

L’eccellenza artigianale del metodo di affinamento
Il processo di affinamento di Jacques Selosse è caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli. Utilizzando la “méthode champenoise”, il champagne subisce una seconda fermentazione in bottiglia. Tuttavia, ciò che distingue Selosse è il lungo periodo di affinamento sui lieviti, che può durare fino a 8 anni. Questo conferisce ai vini una complessità aromatica straordinaria e una struttura unica. Inoltre, l'uso di botti di legno per la fermentazione e l'affinamento consente a Selosse di incorporare sottili note di legno nei suoi vini, arricchendo ulteriormente il profilo aromatico. Il remuage e il degorgement sono eseguiti con cura artigianale, garantendo che ogni bottiglia mantenga la qualità e l'integrità del vino.
L'influenza di Selosse e il futuro
Jacques Selosse ha avuto un impatto significativo non solo sulla produzione di champagne, ma anche sulla cultura del vino. La maison è spesso associata a un certo culto dell’individualità e della creatività, attirando l'attenzione di sommelier e intenditori di tutto il mondo. La personalità carismatica di Anselme, insieme alla sua visione innovativa, ha reso Selosse un marchio di riferimento nel panorama vinicolo.Una curiosità interessante riguarda l’etichetta di Selosse. Anselme ha scelto di non utilizzare il tradizionale “Champagne” sull’etichetta, preferendo il termine “Vins de Champagne” per sottolineare l’unicità e l’artigianalità dei suoi vini. Questo ha attirato l’attenzione e ha sollevato dibattiti nel settore, ma ha anche contribuito a elevare il prestigio della maison. Selosse ha lanciato l’anno scorso una nuova edizione di uno dei suoi vini più iconici: l'Initial, che ha ricevuto elogi per la sua freschezza e complessità. Questa cuvée è stata descritta come un capolavoro di equilibrio e eleganza, riflettendo l’impegno di Selosse verso l’eccellenza. Jacques Selosse rappresenta un esempio brillante di come l’innovazione possa ridefinire la tradizione. Ogni bottiglia di Selosse è un viaggio nel terroir della Champagne, un omaggio all’arte della vinificazione e un simbolo di raffinatezza. Con un impegno verso la sostenibilità e l’eccellenza, la maison continua a ispirare e a elevare il mondo del champagne, aprendo nuove strade e scrivendo i prossimi capitoli della sua affascinante storia.
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