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Rocche dei Manzoni,Barolo Perno Vigna Cappella di Santo Stefano 2019Magnum 1500 ml
Caratteristiche
Vitigno
Nebbiolo
Anno
2019
Denominazione
Barolo DOCG
Alcool
14.5%
Descrizione vino
Prodotto dalla cantina Rocche dei Manzoni, situata a Monforte d'Alba nel cuore delle Langhe, il Barolo Perno Vigna Cappella di Santo Stefano 2019 è un vino rosso di grande eleganza e complessità. Le uve Nebbiolo provengono dallo storico cru Cappella di Santo Stefano, una delle vigne più antiche delle Langhe, coltivata sin dal 1200. La vinificazione prevede una fermentazione in acciaio con macerazione prolungata, seguita da un affinamento di 36 mesi in barrique e ulteriori 12 mesi in bottiglia. Al calice si presenta con un colore rosso rubino intenso. Al naso offre un bouquet ampio e persistente, con note di viola e marasca. Al palato è completo e armonico, con una struttura complessa e una lunga persistenza. Ideale in abbinamento a carni, zuppe, formaggi e selvaggina. Epoca di consumo: 10-20 anni.
Produttore
Rocche dei Manzoni
Roberto Voerzio è uno dei più rinomati produttori vinicoli delle Langhe, famoso per i suoi eccezionali Barolo. Nato nel 1952, ha fondato la sua cantina a La Morra nel 1986, iniziando con 2 ettari di vigneti poi ampliati a oltre 20, includendo cru prestigiosi come La Serra, Brunate, Cerequio, Rocche dell'Annunziata e Fossati. La sua filosofia si basa su una cura maniacale dei vigneti e rese estremamente basse, ottenute con potature severe e diradamenti estivi, lasciando pochi grappoli per pianta per esaltare la qualità delle uve.Le pratiche colturali rispettano il territorio, evitando l'uso di additivi chimici, e ogni passaggio della vinificazione è pensato per esaltare le caratteristiche naturali del vino. I Barolo di Voerzio sono celebri per la loro eleganza, profondità e complessità, ma l'azienda produce anche Dolcetto, Barbera, Nebbiolo e Merlot, sempre espressioni autentiche del terroir delle Langhe.L'attenzione al dettaglio e la dedizione alla qualità hanno reso i vini di Voerzio tra i più apprezzati al mondo, consolidandone la reputazione come uno dei massimi interpreti del Barolo, simbolo di eccellenza enologica italiana e di valorizzazione del territorio.
