Produttore
Pierre Overnoy
Nascosto tra le colline silenziose del Jura, nel minuscolo villaggio di Pupillin, il nome Pierre Overnoy è diventato un simbolo assoluto del vino naturale, una figura di culto il cui impatto ha superato i confini geografici e stilistici della sua terra. Nato da una famiglia di viticoltori, Pierre ha iniziato a vinificare nel 1968, ma è negli anni Settanta che, animato da una profonda riflessione etica e agronomica, ha scelto di eliminare completamente l’uso della solforosa, in vigna come in cantina, diventando così il pioniere del vino “vivant” in Francia. Il suo approccio radicale e poetico ha ispirato intere generazioni di vigneron, ponendo le basi per una nuova filosofia di purezza e verità nel vino. I vigneti, coltivati oggi da Emmanuel Houillon, suo allievo e successore spirituale, si estendono su suoli ricchi di marne blu, calcare e argilla, che donano ai vini una spina minerale tesa, viva, vibrante. Il microclima giurassiano, caratterizzato da forti escursioni termiche, ventilazione costante e maturazioni lente, permette di lavorare varietà autoctone come Ploussard, Trousseau, Chardonnay e Savagnin con una precisione aromatica unica. In vigna, ogni intervento è manuale e rispettoso del ciclo naturale; in cantina, le fermentazioni avvengono spontaneamente, senza alcun additivo, senza filtrazione, senza chiarifica. I lunghi affinamenti – spesso in vecchie botti – permettono ai vini di acquisire profondità e armonia nel tempo, seguendo un ritmo che è quello della natura, non del mercato. Le bottiglie firmate Overnoy-Houillon sono tra le più rare e desiderate al mondo: vini vivi, spirituali, irripetibili, capaci di raccontare un terroir e una filosofia con intensità mistica.