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Oddero,Barolo Vigna Rionda 2007Bottiglia 750 ml
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Caratteristiche
Vitigno
Nebbiolo
Anno
2007
Temperatura di servizio
16-18°C
Denominazione
Barolo DOCG
Abbinamenti
Red Meat, Cured Meat, Hard Cheese, Game
Alcool
14.5%
Corpo
Strutturato
Dolcezza
Secco
Intensità aromatica
Media
Sentori
Descrizione vino
Dalla storica cantina Oddero, situata nel cuore delle Langhe, Piemonte, nasce il Barolo Vigna Rionda 2007, un vino rosso che incarna l'eccellenza del cru Vigna Rionda a Serralunga d'Alba. Prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo, questo Barolo proviene da uno dei vigneti più prestigiosi della denominazione, noto per la sua esposizione ottimale e suoli ricchi di marne calcaree. Le viti, coltivate con metodi tradizionali e sostenibili, beneficiano di una gestione attenta per garantire basse rese e alta qualità. La vinificazione prevede una fermentazione in vasche di acciaio inox con macerazione prolungata, seguita da un affinamento di circa 36 mesi in botti di rovere di Slavonia. Al naso, si apre con profumi complessi di frutti rossi maturi, rose appassite, liquirizia e note balsamiche. Al palato, offre una struttura elegante e potente, con tannini fini e ben integrati, sapori di ciliegia, prugna, spezie dolci e una sottile mineralità, culminando in un finale lungo e armonioso. Un Barolo di grande finezza e longevità, ideale per un lungo invecchiamento.
Produttore
Oddero
Frazione S. Maria, 28,
12064 La Morra (CN)
La storia della cantina Oddero, situata nel comune di La morra, cuore pulsante delle Langhe affonda le sue radici ad inizio '800.Le prime fonti sulla sua fondazione risalgono tuttavia al 1878, anno in cui documenti storici attestano che Giacomo Oddero avviò l’imbottigliamento dei vini di famiglia. Fu l’inizio di una tradizione enologica di eccellenza, custodita e tramandata con orgoglio attraverso sette generazioni.Il prestigio contemporaneo che possiede questa cantina è in gran parte dovuto tuttavia al nipote omonimo, figura eclettica e dai vasti interessi, che, a partire dagli anni ’50 rinnovò l’antica azienda agricola di famiglia e cominciò una lunga battaglia per elevare la qualità e il prestigio de suoii vini. Sempre a lui,si deve, ad esempio, la fondazione del Centro Nazionale Studi sul Tartufo di Alba, oggi riconosciuto come il principale punto di riferimento in Italia per lo studio e la valorizzazione del «Re dei funghi».La cantina possiede ora 35 ettari di vigneti, coltivati con pratiche sostenibili, di cui 16,5 dedicati alla produzione di Barolo e Barbaresco, situati in cru leggendari come Bussia, Rocche di Castiglione, Villero, Brunate e VignaRionda. I terreni sono per la maggior parte di costituzione argillosa-calcarea con presenza di sabbie in proporzioni diverse, in campo non si utilizzano diserbi chimici e viene praticato l'inerbimento interfilare per migliorare lo sviluppo radicale e prevenire l'erosione del terreno.La filosofia in cantina prevede l'utilizzo di soli lieviti indigeni e botti grandi di slavonia per l'affinamento di Baroli e Barbareschi. Questo lavoro meticoloso si traduce in vini maestosi, potenti e di carattere che rispecchiano nei loro profili aromatici l'eccellenza dei crus di origine.
