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Oddero,
Barolo Mondoca di Bussia Soprana 2001
Bottiglia 750 ml

Wine Spectator
91

Caratteristiche

Vitigno

Nebbiolo

Anno

2001

Temperatura di servizio

16-18°C

Denominazione

Barolo DOCG

Abbinamenti

primi piatti con sughi di carne, arrosti di carne rossa, selvaggina leggera, formaggi stagionati

Alcool

14.5%

Corpo

Strutturato

Dolcezza

Secco

Intensità aromatica

Media

Sentori

Descrizione vino

Il Barolo Mondoca di Bussia Soprana 2001 prodotto da Oddero è un vino rosso di grande eleganza e struttura, proveniente da una delle più rinomate vigne delle Langhe, situata nel comune di Monforte d’Alba. Questo vino si presenta con un colore rosso granato intenso, mentre al naso offre un bouquet complesso e raffinato, con note di frutti rossi maturi come prugne, fragole e ciliegie, accompagnate da sentori balsamici, di legno mediterraneo e rosa appassita, elementi tipici del Nebbiolo. Al palato si distingue per una trama tannica fine e vellutata, ben bilanciata da una buona acidità e da un corpo strutturato, con un finale lungo e persistente che richiama lievi sentori speziati e di frutta secca. L'annata 2001, particolarmente favorevole, ha permesso un affinamento di circa 36 mesi in grandi botti di legno e successivo riposo in bottiglia, conferendo al vino una complessità e una profondità sensoriale notevoli, tipiche dei Barolo Premium di questa maison storica.

Oddero

Frazione S. Maria, 28,

12064 La Morra (CN)

La storia della cantina Oddero, situata nel comune di La morra, cuore pulsante delle Langhe affonda le sue radici ad inizio '800.Le prime fonti sulla sua fondazione risalgono tuttavia al 1878, anno in cui documenti storici attestano che Giacomo Oddero avviò l’imbottigliamento dei vini di famiglia. Fu l’inizio di una tradizione enologica di eccellenza, custodita e tramandata con orgoglio attraverso sette generazioni.Il prestigio contemporaneo che possiede questa cantina è in gran parte dovuto tuttavia al nipote omonimo, figura eclettica e dai vasti interessi, che, a partire dagli anni ’50 rinnovò l’antica azienda agricola di famiglia e cominciò una lunga battaglia per elevare la qualità e il prestigio de suoii vini. Sempre a lui,si deve, ad esempio, la fondazione del Centro Nazionale Studi sul Tartufo di Alba, oggi riconosciuto come il principale punto di riferimento in Italia per lo studio e la valorizzazione del «Re dei funghi».La cantina possiede ora 35 ettari di vigneti, coltivati con pratiche sostenibili, di cui 16,5 dedicati alla produzione di Barolo e Barbaresco, situati in cru leggendari come Bussia, Rocche di Castiglione, Villero, Brunate e VignaRionda. I terreni sono per la maggior parte di costituzione argillosa-calcarea con presenza di sabbie in proporzioni diverse, in campo non si utilizzano diserbi chimici e viene praticato l'inerbimento interfilare per migliorare lo sviluppo radicale e prevenire l'erosione del terreno.La filosofia in cantina prevede l'utilizzo di soli lieviti indigeni e botti grandi di slavonia per l'affinamento di Baroli e Barbareschi. Questo lavoro meticoloso si traduce in vini maestosi, potenti e di carattere che rispecchiano nei loro profili aromatici l'eccellenza dei crus di origine.
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