Il nome Bruno Giacosa evoca un’aura leggendaria nel mondo del vino, simbolo assoluto di rigore, tradizione e perfezione stilistica. La cantina Falletto, fondata negli anni Sessanta, rappresenta l’eredità più pura e luminosa del pensiero di Giacosa: un’artigianalità aristocratica che affonda le sue radici a Neive, nel cuore delle Langhe, dove la famiglia è attiva nel commercio e nella vinificazione fin dalla metà dell’Ottocento. Il punto di svolta avviene nel 1982, quando Bruno acquisisce il cru Falletto di Serralunga d’Alba, uno dei vigneti più prestigiosi del Barolo, dando vita alla sua prima vera tenuta di proprietà. Da allora, la cantina ha costruito un pantheon di etichette mitiche, frutto di un’ossessione per la qualità e di un rispetto sacrale per la terra. I vigneti, incastonati tra le colline di Barbaresco e Barolo, si trovano in posizioni di altitudine ideale, baciati dal sole e protetti da brezze regolari che garantiscono escursioni termiche perfette. I suoli complessi – marne calcaree, sabbie e argille – offrono profondità e finezza straordinarie, esaltate da un microclima che favorisce eleganza e longevità. La filosofia della cantina è improntata a un classicismo severo: lunghi affinamenti in botti grandi, uso minimo della tecnologia, nessuna scorciatoia. Ogni bottiglia Falletto è un’opera d’arte in cui convivono rigore, grazia e una tensione emotiva rara. Icone di culto per collezionisti e intenditori, i vini di Bruno Giacosa incarnano l’essenza stessa della nobiltà piemontese, con un’eleganza che trascende il tempo e lo spazio.