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Domaine des Comtes Lafon,Monthélie Les Duresses 1er Cru 2019Bottiglia 750 ml
Caratteristiche
Vitigno
Pinot Nero
Anno
2019
Temperatura di servizio
16-18 °C
Denominazione
Monthélie Premier Cru Les Duresses AOC
Alcool
13%
Descrizione vino
Il Monthélie Premier Cru "Les Duresses" 2019 del Domaine des Comtes Lafon è un Pinot Noir proveniente dal climat "Les Duresses", situato nel comune di Monthélie, nella Côte de Beaune, Borgogna. Questo vigneto, noto per la sua maturazione tardiva paragonabile a quella della Côte de Nuits, è coltivato secondo principi biologici certificati e metodi biodinamici, rispettando l'equilibrio naturale dell'ecosistema. La vinificazione prevede una fermentazione tradizionale in tini aperti, seguita da un affinamento in botti di rovere francese per circa 18 mesi, con una percentuale attentamente calibrata di legno nuovo per preservare l'integrità aromatica del vino. Al naso, il Monthélie "Les Duresses" 2019 offre un bouquet complesso di frutti rossi maturi come ciliegia, fragola e lampone, accompagnati da note floreali di violetta e sfumature speziate. In bocca, si presenta elegante e strutturato, con tannini setosi e un'acidità vivace che conferisce freschezza e equilibrio. Il finale è lungo e persistente, con una sottile mineralità che riflette il terroir di provenienza.
Produttore
Domaine des Comtes Lafon
Nel cuore di Meursault, tra le colline dolci e le pietre antiche della Côte de Beaune, il Domaine des Comtes Lafon incarna una delle espressioni più alte della viticoltura borgognona. Fondato nel XIX secolo, il domaine ha assunto la sua identità attuale sotto la guida lungimirante di René Lafon, e successivamente del visionario Dominique Lafon, figura chiave nella rinascita qualitativa della Borgogna negli anni ’80 e ’90. La tenuta si distingue per l'eleganza senza tempo delle sue parcelle, dislocate nei cru più rinomati di Meursault, Volnay, Monthélie e Montrachet, dove la simbiosi tra terroir e savoir-faire raggiunge vette di assoluta eccellenza. I vigneti, coltivati secondo i principi dell’agricoltura biodinamica sin dal 1998, sono trattati come veri giardini viventi, curati con una meticolosità che rasenta l’arte. Il microclima, temperato ma ventilato, permette alle uve di maturare lentamente, mantenendo una freschezza e un equilibrio ideali per dar vita a vini di straordinaria precisione. La vinificazione, sobria e rispettosa, punta a non alterare la purezza del frutto e la voce del suolo, con affinamenti prolungati in barrique selezionate che donano profondità senza mai sovrastare. Ogni etichetta racconta una storia di dedizione, visione e culto del dettaglio, rendendo ogni sorso un’esperienza di pura grazia borgognona.
