Cantina San Giusto a Rentennano: Sangiovese, Percarlo & La Ricolma

18.06.2025
Info articolo
A Gaiole in Chianti, dentro le mura di un’antica fortificazione, San Giusto a Rentennano scolpisce Sangiovese e Merlot con una mano classica e rigorosa. Lo stile privilegia trasparenza, lunghe macerazioni e affinamenti misurati, con attenzione alle pratiche biologiche.

Le origini medievali che raccontano il vino

Il nome “San Giusto a Rentennano” affonda le radici nel medioevo: l’attuale cantina si erge sulle rovine di un antico monastero cistercense risalente al X secolo, poi trasformato in fortificazione a guardia dell’Arno e della Val di Chiana. La proprietà appartiene dal 1914 alla famiglia Martini di Cigala, che ne ha preservato l’integrità storica e agricola. Oggi l’azienda è gestita dai fratelli Francesco, Edoardo e Elisabetta, che lavorano in modo artigianale circa 31 ettari di vigneto coltivati in agricoltura biologica certificata. I vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra i 250 e i 350 metri, con esposizioni ideali e suoli complessi a base di galestro, arenaria e calcari marnosi, perfetti per conferire struttura, tensione e profondità ai vini.

Tra castello, cripte e volte sotterranee, oggi adibite all’affinamento, San Giusto a Rentennano unisce storia e funzione in un contesto unico del Chianti Classico. La gestione familiare ha sempre privilegiato un’impronta agricola essenziale: selezione in vigna, rese misurate e una lettura del territorio di Gaiole che privilegia freschezza, profondità e longevità.

Vini a confronto, tra tradizione e ambizione

Il cuore stilistico della tenuta ruota attorno a Sangiovese e Merlot, con una gamma che mette insieme tipicità e ambizione.

Percarlo (Sangiovese in purezza): Selezione grappolo per grappolo, fermentazioni spontanee in cemento vetrificato/acciaio, macerazioni che possono arrivare a 35 giorni; segue affinamento in barrique francesi per 20–22 mesi e lungo riposo in bottiglia. Nel calice: ciliegia nera, melagrana, tè nero, spezie e grafite; tannino cesellato, verticalità e un finale sapido che firma il terroir di Gaiole.

Chianti Classico Riserva Le Baròncole: La spina dorsale della cantina, questo Chianti è immediato e territoriale (dalle note di ciliegia, arancia sanguinella, erbe), la Riserva alza profondità e trama restando fedele allo stile austero e verticale di Gaiole.

La Ricolma (Merlot in purezza): Merlot avvolgente ma misurato grazie all'affinamento in rovere francese per 22 mesi con legno nuovo dosato. Profilo di prugna, amarena, violetta, cacao finissimo; bocca setosa, centro pieno e chiusura asciutta.

Vin San Giusto: Dolcezza in equilibrio: frutta secca, miele chiaro, tè e caramello; un grande classico da fine pasto su pasticceria secca e crostate alle mandorle.

Rigorosa sostenibilità e stile inconfondibile

La filosofia di San Giusto a Rentennano è tutta improntata alla fedeltà al territorio e alla coerenza stilistica. Le fermentazioni sono spontanee, le macerazioni lunghe, le rese contenute e l’intervento in cantina minimo. La vinificazione avviene in vasche di cemento e acciaio, mentre l’affinamento è gestito in botti e barrique, sempre con grande misura. Tutti i vigneti sono coltivati senza uso di diserbanti né fertilizzanti chimici, con un approccio agricolo rispettoso della biodiversità. Ogni annata è diversa, ma i vini di San Giusto mantengono sempre un equilibrio fra forza e finezza, una capacità di invecchiamento notevole e una profondità gustativa che li rende unici nel panorama del vino toscano. È una cantina per intenditori, che non ha mai seguito le mode, ma ha costruito la propria identità con serietà, competenza e passione.