Produttori del Barbaresco: la forza della comunità e l’identità del Nebbiolo

Una cooperativa con radici profonde
La storia di Produttori del Barbaresco risale al 1894, quando don Domizio Cavazza, direttore della Regia Scuola Enologica di Alba, fondò la prima cooperativa di viticoltori del paese per valorizzare il Nebbiolo prodotto sulle colline di Barbaresco. Dopo l’interruzione durante il fascismo, la cooperativa è stata rifondata nel 1958 da un gruppo di nove viticoltori locali. Oggi conta oltre 50 soci, che coltivano complessivamente circa 100 ettari, tutti situati nel comune di Barbaresco. Ogni socio è parte attiva del progetto: la qualità è assicurata da un controllo rigoroso in vigna e da una direzione tecnica centralizzata, che garantisce uno stile coerente e rispettoso della tradizione.

Un Barbaresco collettivo e nove cru d’eccellenza
La produzione si fonda sul Barbaresco classico, un vino elegante, stratificato e longevo, che unisce uve provenienti da diverse parcelle. Accanto a questo, nelle annate migliori, la cantina imbottiglia nove Barbaresco Riserva cru: Asili, Montefico, Montestefano, Muncagota, Ovello, Pajé, Pora, Rabajà e Rio Sordo. Ogni cru esprime un volto diverso del Nebbiolo, con differenze di esposizione, altitudine e suolo. Le vinificazioni seguono uno stile tradizionale: lunghe macerazioni, affinamento in botti grandi di rovere per circa due anni, e ulteriore riposo in bottiglia. L’azienda produce anche un Langhe Nebbiolo, entry-level fresco e tipico, perfetto per introdursi allo stile della casa. L’identità dei vini è sempre chiara: tannini ben cesellati, profumi di viola e liquirizia, struttura e capacità di evolvere con grazia.

Tradizione, accessibilità e rigore
Produttori del Barbaresco è un esempio virtuoso di come una cooperativa possa raggiungere i più alti standard qualitativi. La gestione collettiva consente di controllare ogni fase produttiva, dalla vigna alla bottiglia, mantenendo prezzi accessibili anche per le etichette più prestigiose. L’attenzione alla sostenibilità è crescente: si lavora con metodi integrati, riducendo al minimo gli interventi chimici. Lo stile produttivo si fonda su precisione, rigore e continuità, senza mai cedere alle mode. Ogni bottiglia rappresenta un equilibrio tra classicismo e vitalità, capace di parlare ai grandi intenditori come ai neofiti. È un progetto che unisce qualità, territorio e cooperazione, valorizzando il Barbaresco in tutte le sue sfumature.

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