Bérêche & Fils: una nuova concezione di Champagne

Nel cuore della Montagne de Reims, la maison Bérêche & Fils rappresenta una delle realtà più interessanti e consapevoli della Champagne contemporanea. Con circa 7 ettari di vigneti, questa storica tenuta di Ludes è oggi condotta dalla quinta generazione della famiglia, grazie alla guida di Raphaël Bérêche, entrato in azienda nel 2004 al fianco del padre Vincent. Da quel momento, la filosofia produttiva ha subito una profonda evoluzione, che ha trasformato radicalmente il modo di concepire e fare Champagne.
La forza di Bérêche & Fils sta anche nella frammentazione dei vigneti: una moltitudine di micro-parcelle, circa 21, coltivate con cura e rigore meticolosi, ciascuna vinificata separatamente per esprimere al meglio le sfumature del terroir. Il risultato è una gamma di Champagne dal profilo nitido, verticale e salino, in cui si avverte una mano sicura, ma rispettosa.
Un Ritorno Consapevole alle Origini
L’approccio in vigna è rigoroso e rispettoso della natura. Trattamenti sistemici, erbicidi e diserbanti sono stati completamente eliminati. I terreni vengono arati regolarmente e le erbe spontanee gestite in modo mirato, con l’obiettivo di regolare il vigore delle viti e contenere naturalmente le malattie. La concimazione è esclusivamente organica: si nutre il suolo per stimolare la biodiversità, creando un ecosistema vitale in cui flora e fauna lavorano in sinergia.
La potatura e la gestione delle viti sono effettuate manualmente, con grande attenzione all’unicità di ogni pianta. Le decisioni agronomiche seguono un criterio di tolleranza alle malattie: ogni trattamento è calibrato, mai sistematico, e le dosi sono adattate con precisione, sfruttando le tecnologie agricole più moderne. Questo approccio fa di Bérêche una delle aziende meno interventiste della regione, con un indice di frequenza dei trattamenti tra i più bassi della Champagne.

La Cantina: Legno, Lieviti e Tappi Naturali
La filosofia naturale e artigianale si riflette anche in cantina. Le fermentazioni sono spontanee e avvengono in botti di rovere di varie dimensioni e provenienze. Questo uso estensivo del legno non è una scelta stilistica fine a sé stessa, ma uno strumento per arricchire la complessità dei vini e rispettare le caratteristiche di ogni parcella.
Una delle peculiarità più affascinanti del lavoro di Bérêche & Fils è l’utilizzo del tappo di sughero (bouchon liège) già in fase di tiraggio. Questa scelta, rara e controcorrente rispetto all’uso diffuso del tappo a corona, permette un affinamento sui lieviti in ossidazione controllata, grazie al passaggio di ossigeno più veloce e variabile rispetto alla chiusura ermetica del tappo metallico. L’unica eccezione è rappresentata dal Brut Réserve, cuvée più immediata, che affina con tappo a corona per via del minore tempo di sosta sui lieviti.
Tra le etichette che meritano sicuramente di essere menzionate, tre cuvée spiccano per identità e carattere:
Le Cran 2016 – Millésime è uno Champagne gastronomico, persistente, strutturato che difficilmente chi assagia lo scorda. Prodotto da un’annata complicata, segnata da forti piogge primaverili e una vendemmia tardiva (iniziata il 19 settembre), Le Cran 2016 riflette la resilienza della vigna e il talento del vignaiolo.
Campania Remensis Rosé, è un rosé dal profilo elegante ma deciso. L’anima verticale di questa cuvée si esprime con una freschezza netta, una mineralità salina e quella tipica nota amaricante dolce che firma la mano di Raphaël Bérêche.
Il Brut Réserve è una bottiglia che non accontenta tutti, immediato, ma con una profondità che racconta già tutto il savoir-faire di Bérêche.
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