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Jules Desjourneys,Moulin-à-Vent Styx 2016Bottiglia 750 ml
Caratteristiche
Vitigno
Gamay
Anno
2016
Temperatura di servizio
12-14 °C
Denominazione
Moulin-à-Vent AOC
Alcool
12.5%
Descrizione vino
Jules Desjourneys - Moulin-à-Vent Styx 2016 è un vino rosso prodotto nel Beaujolais, nella prestigiosa denominazione Moulin-à-Vent, da Fabien Duperray, fondatore del Domaine Jules Desjourneys. Questo cru è ottenuto da vecchie viti di Gamay, alcune delle quali superano i 50 anni, coltivate secondo i principi della biodinamica su suoli granitici ricchi di manganese, che conferiscono al vino struttura e longevità. Le rese sono estremamente basse, intorno ai 20 hl/ha, e tutte le operazioni in vigna, compresi diserbo e piochage, sono eseguite manualmente. La vinificazione prevede fermentazioni in grappolo intero con macerazioni lunghe di almeno tre settimane in tini di legno troncoconici, senza chaptalizzazione, seguite da un affinamento di almeno 18 mesi in demi-muids e vasche inox, con l'obiettivo di ridurre progressivamente l'uso del legno per preservare l'identità del terroir. Al naso si apre con intensi aromi floreali di violetta e rosa secca, accompagnati da note speziate e frutti rossi maturi come la ciliegia. Al palato è vibrante, con tannini setosi e una struttura raffinata che promette un'evoluzione positiva.
Produttore
Jules Desjourneys
Dietro il nome Jules Desjourneys si cela la figura enigmatica e perfezionista di Fabien Duperray, uno dei protagonisti più affascinanti del rinascimento enologico francese. Ex agente di alcuni dei più grandi nomi della Borgogna, Duperray decide nel 2007 di fondare la sua propria cantina nel cuore del Beaujolais, con l’ambizione non di seguire le mode, ma di elevarne il potenziale al rango dei più grandi terroir di Francia. I vigneti, situati nei cru più prestigiosi della regione — Fleurie, Moulin-à-Vent, Chénas — sono coltivati con cura maniacale secondo i principi della biodinamica, su suoli granitici poveri e drenanti che conferiscono al Gamay una verticalità e una precisione sorprendenti. A questo nucleo si aggiungono le parcelle nel Mâconnais, dove Chardonnay e Pinot Noir vengono trattati con la stessa devozione, esprimendo una mineralità tesa e luminosa. Il microclima della zona, con i suoi contrasti termici e una buona ventilazione, favorisce maturazioni lente ed equilibrate. In cantina, il lavoro è filologico e silenzioso: vendemmie manuali, fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica o filtrazione, affinamenti lunghi in legni nobili. Le bottiglie firmate Jules Desjourneys sono oggetti di culto, rari e profondi, capaci di incarnare l’essenza della purezza. Il loro stile è vibrante, scolpito, di una finezza quasi borgognona, che sfida i preconcetti sulla gerarchia dei terroir.
