Masseto: il vino simbolo della Toscana contemporanea

Origine di un mito e un terroir fuori dal comune
Il vigneto Masseto sorge sulle colline di Bolgheri, nella zona di Castagneto Carducci, su un terreno particolarmente argilloso che, unito alla vicinanza del mare e alle forti escursioni termiche, crea condizioni ideali per la coltivazione del Merlot. La prima annata prodotta fu la 1986, sotto la direzione tecnica di Lodovico Antinori, fondatore di Ornellaia. All’inizio fu un’idea quasi controcorrente: piantare Merlot in un’area nota per il Cabernet. Eppure, il vigneto si dimostrò da subito capace di dare vita a un vino di rara concentrazione, eleganza e longevità. Dal 2008, Masseto è diventata una tenuta indipendente con una propria cantina inaugurata nel 2019, progettata in perfetta armonia con il paesaggio e completamente ipogea, per permettere il massimo controllo del processo produttivo e un affinamento ideale in barrique.

Merlot assoluto: forza, eleganza e longevità
Masseto è un Merlot in purezza tra i più ricercati al mondo. Le rese bassissime, la vendemmia manuale selettiva, la fermentazione in tini di cemento e l’affinamento in barrique nuove di rovere per circa 24 mesi, conferiscono al vino una struttura solida e profonda. Al naso si apre con note intense di frutti neri, grafite, cioccolato fondente, spezie dolci e una mineralità marcata. In bocca è denso, setoso, ma anche dotato di una freschezza che bilancia perfettamente la concentrazione. Ogni annata ha una sua personalità, ma il filo conduttore è l’armonia tra potenza e raffinatezza. Il vino può evolvere in bottiglia per decenni. A partire dal 2017, viene prodotto anche Massetino, un “second vin” più accessibile ma comunque di alto profilo, ottenuto da una selezione di uve Merlot (con piccole percentuali di Cabernet Franc nelle annate più recenti). Entrambe le etichette sono ormai oggetto di culto e di collezionismo, sia nei mercati internazionali sia nelle aste più prestigiose.

Una cantina iconica e un marchio globale
Oggi Masseto rappresenta una icona dell’enologia italiana, ammirata per la sua coerenza qualitativa e la sua capacità di imporsi sui mercati di tutto il mondo. L’ingresso nella prestigiosa classificazione La Place de Bordeaux ha consacrato Masseto come uno dei pochissimi vini italiani trattati allo stesso livello dei Premier Cru francesi. La produzione resta estremamente limitata: circa 30.000 bottiglie l’anno per Masseto e poco più per Massetino. Ogni bottiglia è numerata, tracciata e protetta da un sistema anti-contraffazione, a dimostrazione del valore percepito. La cantina è un esempio di design funzionale, tecnologia invisibile e sostenibilità, pensata per servire il vino, non per raccontare un lusso ostentato. Oggi, Masseto non è solo un grande vino, ma anche una dichiarazione di stile, di appartenenza culturale, di eccellenza artigianale, in grado di competere con i nomi più prestigiosi dell’enologia mondiale.

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