Accomasso: il Barolo secondo la tradizione pura delle Langhe

04.06.2025
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La Cantina Accomasso è una delle realtà più iconiche e tradizionali del Barolo. Guidata da Lorenzo Accomasso, autentico maestro della Langa, questa piccola azienda rappresenta un monumento vivente alla storia e alla coerenza del vino piemontese.

Un maestro discreto della Langa

Nel mondo del Barolo, dove etichette, branding e mercati internazionali spesso dominano la scena, Lorenzo Accomasso rappresenta l’esatto opposto: un uomo che ha scelto il silenzio, la coerenza e il lavoro quotidiano come forma di comunicazione. Nato nel 1934, ha iniziato a lavorare in vigna da ragazzo, affiancando il padre. Negli anni ’50 ha avviato la propria attività a La Morra, una delle zone più vocate delle Langhe, e da allora non ha mai smesso di curare personalmente ogni fase della produzione. Niente internet, niente promozione, niente etichette ammiccanti: solo vino e vigna, e un pensiero preciso e incorruttibile sul Barolo. Per molti, Accomasso è un eremita del vino, per altri un faro etico, per tutti una leggenda.

Le vigne della memoria: Rocche dell’Annunziata e dintorni

Il cuore della produzione di Accomasso si trova nella storica menzione Rocche dell’Annunziata, una delle MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive) più nobili di La Morra. Qui, Lorenzo possiede piccoli appezzamenti coltivati con Nebbiolo, Dolcetto e Barbera, con viti che superano anche i 60 anni d’età. I terreni sono calcareo-argillosi, profondi e ricchi di storia, perfetti per dare struttura e longevità ai vini. La gestione dei filari è interamente manuale, senza uso di diserbanti, e la vendemmia avviene solo quando l’uva è davvero matura, a volte più tardi rispetto alla media. Le fermentazioni avvengono in vasche di cemento, con lunghi contatti sulle bucce e senza l’uso di lieviti selezionati. L'affinamento avviene in grandi botti di rovere, spesso per oltre tre anni, con tempi dettati dalla sensibilità del vignaiolo, non dal mercato.

Vini senza tempo, destinati a chi sa aspettare

Aprire una bottiglia di Barolo Accomasso è un atto di pazienza e rispetto. Sono vini che non cercano l'immediatezza né la morbidezza facile: sono austeri, profondi, a volte introversi nei primi anni, ma capaci di evolvere in modo sorprendente nel tempo. Il Barolo Rocche dell’Annunziata, spesso anche in versione Riserva, è il simbolo più alto della sua filosofia: struttura imponente, naso stratificato, tannini solidi, ma mai aggressivi. Altri vini, come il Langhe Nebbiolo o il rarissimo Barolo Classico, rappresentano versioni più accessibili ma altrettanto coerenti con la visione del produttore. Ogni bottiglia è diversa, irripetibile, e per questo estremamente ricercata da collezionisti, ristoratori e appassionati di tutto il mondo. La produzione è estremamente limitata: si parla di poche migliaia di bottiglie all’anno, spesso introvabili.

Accomasso non è semplicemente un produttore, ma il custode di un Barolo che non ha ceduto alle mode, un artigiano del tempo, che ha fatto della solitudine una forma di libertà creativa. In un’epoca di etichette parlanti e vini veloci, lui è rimasto fedele a un’idea più antica e poetica del vino: quello che sa aspettare, ascoltare e raccontare, con voce bassa ma inconfondibile, la sua verità.