Egly-Ouriet: lo Champagne che parla la lingua del terroir

La tradizione familiare e l’anima di Ambonnay
La storia della maison Egly-Ouriet inizia negli anni '40, ma è con l’arrivo di Francis Egly alla guida dell’azienda, alla fine degli anni ’80, che prende forma una visione produttiva rivoluzionaria per l’epoca. Situata nel cuore di Ambonnay, villaggio classificato Grand Cru e noto per la straordinaria qualità dei suoi Pinot Noir, la maison possiede circa 12 ettari di vigneti, distribuiti principalmente ad Ambonnay, Bouzy e Verzenay, tutte zone Grand Cru, oltre a una piccola parcella Premier Cru a Vrigny, dedicata al Pinot Meunier. Francis Egly ha da sempre adottato un approccio artigianale, biologico e rispettoso del suolo, con rese basse, nessun utilizzo di diserbanti chimici e un lavoro meticoloso tra i filari. La vendemmia è rigorosamente manuale, con raccolta solo delle uve perfettamente mature, seguendo la filosofia che “un grande Champagne si fa prima di tutto in vigna”.

Champagne da intenditori: complessità, struttura e precisione
Gli Champagne di Egly-Ouriet sono noti per la loro impressionante struttura, profondità aromatica e texture cremosa, tanto da essere spesso definiti “Champagne da Borgogna”. La vinificazione avviene in barrique di rovere per la maggior parte delle cuvée, con fermentazioni lente e un uso minimo di solforosa. I vini base vengono affinati a lungo sui lieviti prima della rifermentazione, e la permanenza in bottiglia può superare i 60 mesi, ben oltre la media della denominazione. Il risultato sono Champagne secchi, potenti, dotati di un equilibrio magistrale tra tensione minerale e rotondità, capaci di un invecchiamento lunghissimo. Tra le cuvée più iconiche troviamo:
- Brut Tradition Grand Cru, un blend potente e gastronomico,
- Les Vignes de Vrigny, 100% Pinot Meunier in purezza,
- Grand Cru Millésimé, solo nelle annate eccezionali,
- Les Crayères Vieilles Vignes, Pinot Noir da viti ultra-centenarie.
Ogni bottiglia è frutto di una vinificazione sartoriale, senza concessioni commerciali, pensata per trasmettere la verità del terreno e dell’annata.

Il culto di un vigneron controcorrente
Oggi, Egly-Ouriet è considerato un mito per gli appassionati di Champagne artigianale, e le sue bottiglie sono ricercate in tutto il mondo. La produzione è volutamente contenuta, e la distribuzione selettiva, con forte presenza nei ristoranti stellati e nelle enoteche di riferimento. Francis Egly è spesso definito “il Rousseau della Champagne”, per la sua visione quasi filosofica del mestiere di vigneron, il suo approccio empirico, il rifiuto delle scorciatoie industriali. Non etichetta mai come “Blanc de Noirs” i suoi 100% Pinot Noir, non rincorre le tendenze, non punta su marketing o packaging vistosi: il vino parla da solo. In un panorama sempre più affollato, Egly-Ouriet rimane un punto fermo per chi cerca Champagne di terroir, capaci di emozionare senza rumore, con un'identità chiara e un rispetto assoluto per la terra da cui provengono
Dalla stessa cantina