Il Marroneto: il Brunello di Montalcino in tutta la sua purezza

Le origini della cantina: l'altitudine del Sangiovese
Nato nel 1974, Il Marroneto costruisce da subito un’identità chiara: mostrare il Sangiovese di quota con una lettura pura e verticale del Brunello di Montalcino, lontano da mode estrattive. I vigneti, disposti intorno al nucleo storico della cantina, si trovano a circa 400 metri su terreni sabbiosi con ricche componenti minerali: un mix che regala profumi ariosi, tannino fine e un allungo sapido. Le correnti dall’Appennino rinfrescano le vigne, favorendo maturazioni graduali: frutto integro, acidità viva e un equilibrio naturale tra grazia e struttura. È qui che prende forma lo stile “classico e luminoso” di Alessandro Mori.

Metodo e filosofia dalla vigna alla cantina: interventi minimi, precisione massima
La qualità nasce in vigna: rese contenute, raccolta manuale per parcella, attenzione a inerbimenti/sovesci e a una gestione sartoriale della chioma per proteggere la freschezza. L’obiettivo non è la potenza, ma l’equilibrio fenolico: bucce integre, semi maturi, pH in ordine. Così l’uva arriva in cantina sana e precisa, pronta per la vinificazione.
Il Marroneto lavora con fermentazioni spontanee, temperature controllate e macerazioni lunghe ma soffici per estrarre tessitura senza eccessi. L’affinamento avviene in botti grandi di rovere di Slavonia: il legno è strumento di micro-ossigenazione, utile a lucidare il tannino e a preservare trasparenza e tensione del Sangiovese. Il tempo, in legno e in bottiglia, è parte della filosofia: i vini escono quando hanno chiuso il cerchio tra frutto, salinità e trama aromatica.

Lo stile del Brunello de Il Marroneto
Nei calici del Marroneto ritrovi ciliegia e melagrana, fiori rossi e viola, erbe fini e una linea minerale-sapida. Bocca tesa, succosa, con tannino setoso e finale verticale.
Se cerchi Sangiovese di altitudine in chiave classica, Il Marroneto offre territorialità limpida, equilibrio naturale e una coerenza impressionante tra annate. L’approccio artigianale e minimale, unito ai lunghi affinamenti in botte grande, consegna vini fini ma autorevoli, con longevità certa e una versatilità gastronomica che va dal grande servizio da cantina alle tavole più esigenti.
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