Fontanafredda: storicità e sostenibilità nel cuore nobile delle Langhe

Fondata nel 1858 da Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, la tenuta di Fontanafredda si estende oggi su circa 100 ettari tra Serralunga d’Alba e i comuni limitrofi, nel cuore della denominazione Barolo DOCG. Nata come dono per la sua amata Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”, Fontanafredda è diventata nel tempo un simbolo della viticoltura piemontese, grazie a una produzione costante, a una visione imprenditoriale lungimirante e a una solida radice storica. Oggi fa parte del gruppo Eataly Vino, guidata da Oscar Farinetti e Bruno Ceretto, con un’identità che fonde perfettamente tradizione e modernità

Fontanafredda produce una gamma molto ampia di vini, dalle grandi denominazioni come Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, fino ai bianchi tipici della zona come Arneis, Moscato d’Asti e Chardonnay. Il Barolo Serralunga d’Alba, prodotto con uve provenienti dai cru attorno alla tenuta storica, è l’etichetta più rappresentativa: un vino classico, solido, dotato di longevità e accessibilità. Accanto a questo, spiccano le etichette premium come il Barolo La Rosa, proveniente dall’omonimo cru, e le versioni Riserva. Le tecniche di vinificazione variano in base alla tipologia: fermentazioni lunghe in acciaio per i rossi più strutturati, affinamenti in botti grandi di rovere, talvolta integrati con barrique, ma sempre con l’intento di rispettare l’identità varietale del Nebbiolo.

Dal 2018, Fontanafredda è certificata organica, e si è imposta come una delle aziende più impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’enoturismo. I vigneti sono coltivati senza erbicidi, e viene incentivata la biodiversità nel rispetto del ciclo naturale. Il borgo di Fontanafredda è oggi un vero e proprio villaggio del vino: cantina, ristorante, hotel, botteghe, percorsi didattici e una storica barricaia sotterranea visitabile. Fontanafredda è quindi non solo una cantina, ma un luogo d’incontro tra cultura, storia e vino, capace di accogliere migliaia di visitatori ogni anno e trasmettere l’identità profonda delle Langhe anche a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.