La Cantina Elvio Cogno nelle Langhe: il Barolo che racconta il territorio

Storia e territorio della cantina a Novello
La storia di Elvio Cogno nasce sulle colline di Novello, dove il nonno di Elvio avvia l’azienda negli anni ’30. La famiglia cresce in vigna e in cantina, consolidando un rapporto intimo con le parcelle e con i suoli calcareo-marnosi tipici della zona. L’aneddoto del cognome “Cogno” (soprannome dialettale legato alla testardaggine) diventa manifesto di lavoro: difendere il carattere dei vini anche quando richiede scelte più lente e impegnative. Oggi, con Nadia al fianco di Elvio, l’azienda continua a privilegiare selezione, tempo e trasparenza del luogo.

Filosofia e viticoltura: equilibrio e artigianalità in vigna e in cantina
In vigna, la priorità è avere uve sane e mature senza eccessi. Si lavora con potature di equilibrio, diradamenti quando necessari, raccolta manuale per parcella e gestione del suolo attenta alla biodiversità. L’obiettivo non è la concentrazione a ogni costo, ma l’equilibrio: bucce integre, semi maturi, acidità viva. Questo approccio permette, poi in cantina, estrazioni dolci e interventi misurati.
Fermentazioni in acciaio con lieviti indigeni quando l’annata lo consente, macerazioni calibrate e affinamenti in botti grandi e legni di diversa capacità usati come strumento, non come stile. L’idea è rifinire i tannini e preservare la linea salina tipica di Novello. I tempi in legno e in vetro sono funzionali al vino, senza standardizzare i profili.
Stile nel calice e vini da conoscere
Nei calici firmati Cogno ritrovi frutto nitido, spezie fini, note floreali e una trama tannica cesellata che mantiene energia e progressione. Ecco le etichette che raccontano meglio la casa:
- Barolo “Ravera” DOCG: Qui trovi verticalità, profondità aromatica e tannino fine. Unisce intensità e sapidità.
 - Barolo “Cascina Nuova” DOCG: Lettura più accessibile del cru con frutto rosso, fiori e spezia gentile; trama elegante.
 - Barolo “Vigna Elena” Riserva DOCG: Da selezione di Nebbiolo con profilo floreale sorprendente, tannino setoso, rara finezza e longevità.
 - Langhe Nebbiolo “Montegrilli”: Trasparenza del vitigno senza la “veste” del cru, un vino dal frutto croccante, bevibilità e lettura cristallina del Nebbiolo giovane.
 
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