Cantina Argiano: il Brunello nel cuore di Montalcino

Argiano: la tenuta storica nel cuore di Montalcino
Le origini di Argiano risalgono alla fine del Cinquecento, quando la nobile famiglia senese Pecci costruisce la villa e le cantine che ancora oggi sono il cuore della tenuta, in posizione panoramica a sud-ovest di Montalcino. È qui che, da oltre 400 anni, si produce vino legato al territorio, con una continuità rara anche per gli standard toscani.
Nel Novecento Argiano entra nella storia del Brunello: partecipa allo sviluppo della denominazione e contribuisce alla sua affermazione internazionale. Dagli anni ’90, con la proprietà della contessa Noemi Marone Cinzano e la consulenza di Giacomo Tachis, nasce il progetto del Supertuscan Solengo, che affianca i vini a base Sangiovese con rossi dal profilo internazionale.
Dal 2013 la tenuta è di proprietà dell’imprenditore brasiliano André Santos Esteves, che investe in modo massiccio su vigneti, cantina e ricerca: la guida tecnica viene affidata a Bernardino Sani e in pochi anni lo stile Argiano si affina verso una eleganza sempre più netta.
Scegliere Argiano significa portare a casa una delle storie più belle di Montalcino: una villa rinascimentale che guarda i vigneti, un Brunello incoronato “Wine of the Year”, una cantina pioniera nella sostenibilità e una gamma di vini che va dal grande cru per collezionisti all’etichetta quotidiana, sempre con la stessa cura.

Terroir e sostenibilità: la cantina green di Montalcino
La tenuta si trova nella parte sud-occidentale di Montalcino, una delle zone più luminose e ventilate dell’area del Brunello. I vigneti sono situati intorno ai 280–310 metri di altitudine, su suoli galestrosi e calcarei che coniugano struttura e freschezza, regalando Sangiovese di grande finezza aromatica e tannini ben definiti.
L’esposizione verso il Tirreno porta correnti d’aria fresca che mitigano il caldo estivo e permettono maturazioni lente ed equilibrate, essenziali per ottenere vini profondi ma mai pesanti. Oggi, Argiano è considerata una delle realtà più attente all’ambiente a Montalcino. La cantina ha eliminato la plastica monouso seguendo principi di economia circolare, e ha sviluppato il progetto “Argiano Carbon Neutral” con l’obiettivo di misurare, ridurre e compensare le emissioni, fino a ottenere la certificazione Equalitas nel 2024.
In vigna si lavora in ottica biologica e rigenerativa, riducendo al minimo gli interventi e favorendo la biodiversità. In cantina, fermentazioni controllate, estrazioni misurate e uso calibrato del legno puntano su trasparenza aromatica, freschezza e tannini setosi.

I vini Argiano da conoscere
Il Brunello di Montalcino “classico” di Argiano è il volto più riconoscibile della cantina: un Sangiovese puro che unisce ciliegia matura, rosa, arancia sanguinella e spezie dolci a una bocca distesa, con tannino fine e finale salino.
Vigna del Suolo è il cru di Argiano, il Brunello da singolo vigneto che nasce dalle parcelle più vecchie, piantate nel 1965, su suoli particolarmente calcarei. La prima annata è recente, ma il vino si è già imposto come etichetta di culto per appassionati e collezionisti.
Il Rosso di Montalcino è la porta d’ingresso nel mondo Argiano: Sangiovese in versione più immediata, fresca e succosa, ma sempre profondamente territoriale. È il vino perfetto per primi piatti saporiti, carni bianche, salumi e formaggi non troppo stagionati: l’etichetta da avere sempre a portata di mano quando vuoi un “Montalcino” senza dover aspettare anni.
Solengo è il grande Supertuscan di Argiano, nato con la consulenza di Giacomo Tachis e prodotto da un blend di vitigni internazionali. È un vino dal colore rubino fitto, con aromi di frutti neri maturi, note balsamiche e spezie dolci, sostenuto da una struttura importante e da un tannino fitto ma ben rifinito.
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